Durante un’intervista al programma, il preparatore atletico ha parlato di come muovere i primi passi verso una vita più attiva e sana. Ha spiegato che circa l’80% delle malattie può essereprevenuto con un regolare esercizio fisico e una alimentazione equilibrata. Secondo lui, non è necessario disporre di attrezzature speciali: “Si può iniziare da casa, con quello che si ha a portata di mano”, ha affermato. Meneses ha riconosciuto che l’inizio è spesso difficile. “Le prime due settimane sono le più complicate perché il corpo cerca di adattarsi”, ha spiegato. Il dolore muscolare o la stanchezza fanno parte del processo, ma poi il corpo si abitua e l’esercizio diventa più piacevole.
Alimentazione equilibrata e orari ragionevoli
Lo specialista ha sottolineato l’importanza di mantenere una routine alimentare che accompagni l’allenamento. La colazione, ha detto, dovrebbe includere proteine (come uova o yogurt), un carboidrato a rapido assorbimento (ad esempio, avena o pane) e un frutto.
Ha anche ricordato che è meglio evitare pasti pesanti la sera, quando il corpo è già a riposo. “Arriva un momento della giornata in cui l’organismo inizia a rallentare; se a quell’ora mangiamo fritture o empanadas, non gli diamo il tempo di elaborarle”, ha spiegato.
Per quanto riguarda gli orari di allenamento, non esiste un “momento ideale”: l’importante è trovare il momento più adatto a ciascuno. Si consiglia, ha sottolineato, di muoversi almeno 35 minuti al giorno, sia in palestra, seguendo lezioni online o semplicemente con routine casalinghe. “Non ci sono scuse. A volte passiamo un’ora sui social, tempo che potremmo investire nel nostro benessere”, ha osservato.
Routine di base per principianti
Per chi è alle prime armi, Meneses propone esercizi semplici e funzionali: squat, movimenti di coordinazione, sollevamenti delle braccia e attività di attivazione metabolica. L’intensità deve essere adeguata alla forma fisica e all’età. Ad esempio, gli anziani possono eseguire squat assistiti con una sedia.
Inoltre, ha raccomandato di non allenarsi subito dopo aver mangiato: l’ideale è aspettare almeno 40 minuti per consentire la digestione. Fare esercizio a stomaco pieno può causare malessere o nausea.
Idratazione e flessibilità nella dieta
L’allenatore ha insistito sull’importanza dell’idratazione: tra i 2 e i 3 litri di acqua al giorno, poiché “il corpo è composto principalmente da acqua”.
Riguardo ai cosiddetti “cibi proibiti”, ha chiarito che possono essere consumati occasionalmente, sempre nell’ambito di un piano equilibrato. “Puoi mangiare una pizza, ma compensa nel pasto successivo”, ha spiegato. La chiave sta nella moderazione.
Come linea guida generale, ha suggerito colazioni con avena, uova e frutta; pranzi con una fonte di proteine, una piccola porzione di carboidrati e insalata; e cene leggere con verdure. Ha sottolineato che le diete troppo rigide non funzionano a lungo termine: “Ogni persona deve adattare il proprio programma affinché sia sostenibile”.
La motivazione, motore del cambiamento
Al di là dell’esercizio fisico e dell’alimentazione, Meneses ha sottolineato che il vero cambiamento dipende dalla decisione personale. “Puoi avere il miglior allenatore, ma se non vuoi farlo, non cambierà nulla”, ha affermato.
L’allenatore ha concluso il suo intervento con una riflessione che vale come promemoria: “Molte persone vorrebbero allenarsi e non possono. Se tu puoi farlo, approfitta di questa opportunità”.