La Cina ha compiuto un passo decisivo verso la sostenibilità con una scoperta scientifica che potrebbe cambiare il corso della gestione dei rifiuti plastici. Un gruppo di ricercatori del Paese asiatico è riuscito a trasformare i rifiuti plastici in materiali di carbonio in grado di migliorare la potenza e la durata delle batterie, come riportato dalla rivista Sustainable Carbon Materials. Il lavoro, promosso dalla Shenyang Agricultural University e dall’Accademia cinese delle scienze, dimostra che la plastica può smettere di essere una minaccia ambientale per diventare una preziosa risorsa energetica. La ricerca suggerisce che questi nuovi materiali potrebbero rivoluzionare il settore dello stoccaggio dell’energia grazie alla loro elevata conduttività elettrica e stabilità strutturale.
Trasformare il problema in opportunità

Gli scienziati sono riusciti a convertire i rifiuti in materiali ad alte prestazioni come il grafene, il carbonio poroso e i nanotubi di carbonio, tutti essenziali nella produzione di batterie al litio e supercondensatori. Questi elementi non solo migliorano l’efficienza energetica, ma favoriscono anche la creazione di dispositivi più leggeri e sostenibili.
Tra le tecniche più importanti vi è il riscaldamento Joule istantaneo, un processo in grado di generare grafene in pochi millisecondi consumando meno di 0,1 kilowattora per chilogrammo. Questo procedimento è integrato da metodi di pirolisi catalitica e sintesi in un unico passaggio, che consentono di ottenere materiali con proprietà di alto valore tecnologico ed economico.
Un’alternativa all’inquinamento globale

Ogni anno il pianeta produce oltre 390 milioni di tonnellate di plastica, una cifra in continuo aumento. La maggior parte di questi rifiuti finisce per inquinare l’ambiente, poiché i metodi tradizionali, come il riciclaggio o l’incenerimento, sono poco efficaci e possono generare inquinamento secondario. In questo contesto, la scoperta cinese offre una reale alternativa per sfruttare i rifiuti come fonte di energia pulita.
“Il nostro obiettivo è quello di convertire i rifiuti plastici in una risorsa sostenibile”, ha spiegato la dottoressa Gaixiu Yang, del Guangzhou Institute of Energy Conversion. “Grazie a tecnologie avanzate di carbonizzazione, possiamo recuperare il carbonio dalla plastica e riutilizzarlo in applicazioni energetiche e ambientali”, ha aggiunto la ricercatrice in un comunicato diffuso il 31 ottobre.
I test effettuati dimostrano che il carbonio poroso derivato dalla plastica può raggiungere livelli di accumulo energetico vicini al massimo teorico delle batterie al selenio, mantenendo la sua stabilità durante più cicli di carica e scarica. Inoltre, questi materiali potrebbero essere utilizzati per catturare CO₂ o eliminare i metalli pesanti dall’acqua, contribuendo così alla decontaminazione ambientale.
Per la professoressa Yan Chen, della South China University of Technology, questo progresso “rappresenta una strada promettente verso un’economia circolare del carbonio”. La ricercatrice ha sottolineato che “trasformare la plastica in materiali funzionali può chiudere il ciclo tra il controllo dell’inquinamento e l’energia rinnovabile”, consolidando la transizione verso un modello energetico più pulito e sostenibile.
