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Il “Launchpad”, il megayacht di Zuckerberg, attracca a Gibilterra tra le polemiche per il suo impatto ambientale

Il Roccaforte ha ricevuto una visita di alto livello. Da domenica 26 ottobre, il Launchpad, l’imponente megayacht di Mark Zuckerberg, è ormeggiato a Gibilterra, come confermano VesselFinder e il profilo Instagram.L’imbarcazione di 118 metri di lunghezza (più lunga di un campo da calcio), 5.050 tonnellate di volume e 15 metri di larghezza è difficile da ignorare, nonostante il suo design bianco e blu marino ideato dallo studio Espen Øino International per integrarsi nell’orizzonte marittimo. Il fondatore di Meta ha acquistato non uno, ma ben due yacht di lusso contemporaneamente. Il Launchpad, costruito dal cantiere olandese Feadship, che lo considera il suo yacht più grande fino ad oggi, è accompagnato dal Wingman, un’imbarcazione di supporto di 65 metri. L’investimento totale ha raggiunto i 330 milioni di dollari, a cui si aggiungono circa 30 milioni all’anno di costi di manutenzione.

Specifiche tecniche e dotazioni

Lo yacht raggiunge una velocità massima di 20 nodi (circa 37 km/h) e mantiene una velocità di crociera di 12 nodi. Tra le sue dotazioni spiccano una sala di osservazione a forma di capsula completamente chiusa situata sul ponte superiore, oltre a una vasca idromassaggio, una piscina con fondo mobile, una palestra, una spa, una sala giochi e un eliporto. L’imbarcazione dispone di 13 cabine distribuite per ospitare fino a 24 ospiti, mentre l’equipaggio, composto da 48 o 49 persone, dispone di cabine proprie, senza contare il personale di servizio aggiuntivo.

L’imbarcazione, registrata sotto la bandiera delle Isole Marshall, ha meno di due anni. Secondo fonti del settore nautico, Zuckerberg avrebbe acquistato lo yacht a metà del 2024 direttamente dal precedente proprietario, un oligarca russo, in una transazione che ha suscitato interesse negli ambienti specializzati.

Un percorso internazionale che suscita il dibattito ambientale

Dal momento dell’acquisto, il Launchpad ha navigato verso destinazioni come Tahiti, Norvegia, Maiorca, Grecia e Malta prima di approdare a Gibilterra. Questo lungo viaggio in acque internazionali ha posto l’imbarcazione al centro del dibattito sull’impatto ambientale dei megayacht di lusso.

La stampa internazionale ha ripetutamente sottolineato l’elevato consumo di carburante e le emissioni di anidride carbonica associate a questo tipo di imbarcazioni, scatenando le critiche delle organizzazioni ambientaliste ovunque lo yacht attracchi. Nonostante il Launchpad incorpori pannelli solari per parte della sua energia e climatizzazione, i gruppi ambientalisti sottolineano il contrasto tra le politiche pubbliche di responsabilità climatica promosse da Meta e lo stile di vita del suo fondatore.

La durata della permanenza del megayacht a Gibilterra rimane da determinare, anche se la sua presenza non è passata inosservata tra i residenti del Rocca che hanno potuto osservare l’imponente imbarcazione dal suo arrivo domenica scorsa.

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