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Questo Paese semina nuvole per provocare piogge che aiutino a purificare l’aria

Un aereo ha sorvolato Nuova Delhi e ha rilasciato sostanze chimiche nelle nuvole in un’azione coordinata dal governo locale e dall’Istituto Indiano di Tecnologia di Kanpur, nel tentativo di indurre le piogge per pulire l’aria della capitale dell’India. Tale intervento è stato presentato dopo che i livelli di inquinamento sono rimasti nella fascia “molto scarsa”, il che ha motivato l’attuazione di misure eccezionali e sperimentali volte a ridurre le particelle nocive nell’atmosfera urbana.

Esperimento radicale a Delhi: è possibile purificare l’aria della metropoli con la pioggia artificiale?

Il test faceva parte di una strategia del Ministero dell’Ambiente di Delhi, guidato da Manjinder Singh Sirsa, che ha confermato le previsioni di brevi precipitazioni che avrebbero contribuito a ridurre gli inquinanti atmosferici.

Queste azioni sono state intraprese mentre i quartieri della città superavano i 350 punti nell’indice di qualità dell’aria, superando ampiamente i parametri raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo quanto riportato da Sky News.

Più di 30 milioni di residenti si sono trovati in questa situazione, causata dall’aumento delle emissioni industriali, del traffico veicolare e della combustione dei rifiuti agricoli nella stagione fredda.

La tecnica utilizzata, identificata come seminatura delle nuvole, consisteva nella spruzzatura di sostanze come lo ioduro d’argento con l’obiettivo di favorire la formazione di pioggia sulle zone selezionate.

Questo intervento, promosso dal partito Bharatiya Janata Party sin dalla sua recente amministrazione, è stato realizzato dopo il verificarsi di condizioni meteorologiche adeguate pochi giorni dopo il festival Diwali, secondo quanto pubblicato da The Guardian.

In quell’occasione, l’accumulo di fumo causato dai petardi ha intensificato la densa coltre di smog formatasi sulla metropoli.

La sperimentazione ha suscitato reazioni contrastanti tra gli abitanti e la comunità scientifica, che hanno espresso la loro frustrazione di fronte alle soluzioni transitorie, secondo quanto ricostruito dall’AP. Le autorità della capitale hanno informato che le sperimentazioni potrebbero essere replicate in base al comportamento meteorologico e alla valutazione successiva alla prima applicazione.

Per il momento, permane la preoccupazione per l’impatto sulla salute e sull’agricoltura generato dall’uso ripetuto di questi composti, questione segnalata sia dal The Guardian che dagli specialisti dei centri di ricerca consultati.

Nell’ultimo anno, le misurazioni delle particelle fini PM2,5 e PM10 sono aumentate del 6%, aggravando l’emergenza ambientale.

Questa evoluzione ha consolidato Nuova Delhi al primo posto nella classifica mondiale dell’inquinamento urbano e altre cinque città indiane nella lista globale più recente elaborata dal database IQAir.

Le autorità hanno indicato che continueranno a osservare gli effetti immediati e a medio termine dell’esperimento e che la decisione su futuri interventi dipenderà dal risultato ottenuto e dalla disponibilità di nuvole adatte alla procedura.

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