La friggitrice ad aria è diventata gradualmente un elettrodomestico molto popolare in molte case. Il suo prezzo accessibile, il poco spazio che occupa e la sua versatilità hanno fatto sì che abbia sostituito il forno nella preparazione di diversi piatti, poiché entrambi sono molto simili nel loro funzionamento. Ma a questo punto può sorgere il dubbio: quale dei due consuma più energia? Tradizionalmente, il forno è stato uno degli elettrodomestici che consuma più elettricità in cucina (non è quello che consuma di più in casa), anche se molti hanno dubbi riguardo alla friggitrice ad aria, tra l’altro per il suo sistema di cottura, molto simile a quello di un forno con ventilatore integrato. In questo articolo chiariremo quale dei due apparecchi è più goloso in termini di consumo.
Cosa consuma più elettricità: la friggitrice ad aria o il forno?

In un momento in cui il prezzo dell’elettricità subisce continui alti e bassi, controllare quali elettrodomestici (e in generale quali dispositivi) consumano di più in casa è diventato un compito essenziale per ridurre la bolletta energetica mese dopo mese.
In cucina, insieme all’indispensabile frigorifero o alla lavatrice (e in alcuni casi all’asciugatrice), c’è un elettrodomestico che occupa un posto di rilievo nel podio dei consumi elettrici: il forno. Molti lo hanno sostituito con la friggitrice ad aria pensando che consumi meno, ma vediamo quanto c’è di vero in questo.
Per rispondere, e come spiegato in dettaglio da Repsol, è necessario tenere conto di diversi fattori: la potenza, le dimensioni dell’elettrodomestico, la sua efficienza energetica e persino la sua età.
- Capacità: sul mercato sono disponibili friggitrici ad aria di diverse dimensioni, ideali per piccole famiglie o pasti veloci. I forni, invece, offrono solitamente uno spazio molto più ampio, pensato per preparare grandi quantità o più piatti contemporaneamente.
- Metodo di cottura: il forno utilizza il calore radiante, che consente di arrostire, cuocere al forno o gratinare con risultati molto vari. La friggitrice ad aria, invece, si basa sulla rapida circolazione di aria calda per ottenere una consistenza croccante simile alla frittura, ma con una quantità minima di olio.
- Tempo di cottura: le friggitrici ad aria si distinguono per la loro rapidità. Non richiedono preriscaldamento e di solito cuociono in meno tempo rispetto a un forno elettrico tradizionale, il che le rende più pratiche per l’uso quotidiano.
- Temperatura massima: normalmente, una friggitrice ad aria raggiunge circa 200 °C, mentre i forni convenzionali possono facilmente superare tale cifra, ampliando le possibilità di cottura.
- Consistenza e risultato finale: utilizzando poco o nessun olio, la friggitrice ad aria rende gli alimenti più croccanti all’esterno, anche se in alcuni casi possono risultare leggermente più secchi rispetto al forno.
Le dimensioni, infatti, sono determinanti: i forni offrono solitamente una capacità molto maggiore rispetto a quella di una friggitrice ad aria, e questo si riflette anche sulla bolletta dell’elettricità.
Quanto consuma una friggitrice ad aria?
Sebbene si chiami friggitrice, ha poco a che vedere con la classica friggitrice ad olio. Quella che è anche conosciuta come “friggitrice senza olio” assomiglia più nel funzionamento a un forno compatto che a una friggitrice tradizionale.
Il suo sistema utilizza una piccola camera in cui l’aria calda circola ad alta velocità, cuocendo gli alimenti in modo rapido e uniforme. In sostanza, funziona come un forno con ventilatore integrato.
Le friggitrici ad aria di medie dimensioni hanno solitamente una potenza compresa tra 1.000 e 1.800 watt, secondo i dati di Endesa. Ciò equivale a un consumo compreso tra 0,8 e 1,5 kWh, a seconda del modello e del tempo di utilizzo. Il loro grande vantaggio è che richiedono un preriscaldamento minimo e cuociono più velocemente, il che le rende più efficienti.
Quanto consuma un forno convenzionale?
Un forno convenzionale consuma circa 2.000-3.000 watt, come indicato da Naturgy. Il suo consumo medio è compreso tra 1 e 1,5 kWh per utilizzo, anche se può aumentare a seconda del tipo di ricetta. Inoltre, richiede una fase di preriscaldamento che aggiunge un costo aggiuntivo.
In un confronto pratico, cucinare una porzione di ali di pollo richiede tra 0,2 e 0,3 kWh in una friggitrice ad aria, contro gli 1,0 o 1,2 kWh necessari al forno. Questa differenza è dovuta alle dimensioni più ridotte e alla migliore circolazione dell’aria calda all’interno del vano.
Fattori che influiscono

A questo proposito, occorre tenere presente che alcuni elementi influiscono sul consumo energetico e vanno oltre l’uso stesso. Ad esempio, alcune pratiche come l’apertura della porta o del cestello fanno aumentare il consumo energetico a causa dell’influenza della temperatura ambiente.
In inverno, ad esempio, il calore del forno si disperde più rapidamente se lo apriamo a metà cottura (lo stesso accade in estate con il frigorifero), il che costringe a consumare più energia per mantenere la temperatura. Nella friggitrice ad aria questo non si nota tanto, essendo il vano più piccolo.
D’altra parte, il consumo varia anche a seconda del piatto preparato. La friggitrice ad aria è pensata per piccole quantità: patate, verdure, ali di pollo o impanati. Se si cucina per più persone, può essere necessario ripetere il processo più volte, aumentando il consumo totale. Il forno, invece, consente di preparare più piatti contemporaneamente, il che è più efficiente quando si cucina per un gruppo numeroso.
Per le ricette che richiedono cotture lente o volumi maggiori, il forno rimane il re. Tuttavia, per la vita quotidiana e i piatti veloci, la friggitrice ad aria è più economica e pratica.
Pertanto, possiamo affermare che nella maggior parte dei casi, una friggitrice ad aria consuma meno elettricità di un forno convenzionale. La sua minore potenza, le dimensioni più ridotte e il fatto che non necessiti di preriscaldamento la rendono un’opzione più efficiente.
